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Controllo displasia

Per displasia si intende uno sviluppo patologico su base genetica che, in ambito ortopedico, conduce inesorabilmente all’artrosi, con vari gradi di zoppia e sofferenza anche in giovane età.
Il fatto che il cucciolo derivi da due genitori esenti non può darci alcuna garanzia dato che gli stessi possono essere portatori sani. Inoltre questa patologia è correlata a più geni (poligenica) ed è polifattoriale (cioè condizionata dalla genetica ma anche dall’alimentazione e dall’ambiente), per cui il controllo radiografico andrebbe comunque eseguito anche in presenza di un ottimo fenotipo.
Questa breve presentazione già ci fa capire quanto sia difficile eradicare il problema soprattutto se a ciò si aggiunge il comportamento non sempre limpido da parte di alcuni operatori del settore; ciononostante da alcuni anni si eseguono sempre più studi radiografici e maggiore è la sensibilizzazione dei proprietari al fenomeno grazie anche ad una migliore informazione e conoscenza.

In sintesi il controllo della displasia si effettua a livello dell’articolazione dell’anca, del gomito e del ginocchio; quest’ultima riguarda soprattutto i cani di piccola taglia mentre le prime due i cani di media e grossa taglia.
Per la valutazione delle anche e dei gomiti vengono consigliati almeno due studi radiografici: durante lo sviluppo scheletrico (cinque mesi) - radiografie indicative- ed alla fine della crescita (12-15-18 mesi, a seconda della razza) radiografie definitive. Le radiografie indicative sono molto importanti perché ci permettono di individuare i vari difetti in tenera età: infatti con un apparato scheletrico ancora in fase di sviluppo in molti casi si può intervenire chirurgicamente con tecnica poco invasiva e con ottimi risultati; inoltre possiamo mettere in atto con largo anticipo tutti quegli accorgimenti conservativi che si sono rivelati altrettanto importanti (controllo del peso, attività fisica limitata, uso di condroprottettori, fisioterapia etc…).

Con le radiografie definitive avremo infine il quadro reale della situazione in quanto il soggetto a questo punto avrà terminato lo sviluppo del suo apparato scheletrico. Le radiografie così ottenute saranno inviate assieme al pedigree originale alla centrale di lettura che provvederà alla valutazione ufficiale la quale verrà riportata sul pedigree stesso.
Questo iter diagnostico ci permette di selezionare riproduttori più affidabili e di intervenire in modo adeguato su quei soggetti che presentano gradi diversi di displasia.

La valutazione del grado di displasia del ginocchio ( lussazione mediale di rotula) invece si effettua con una visita clinica ortopedica. L’approfondimento radiografico si rende utile in fase prechirurgica, al fine di individuare eventuali aspetti artrosici che possono influire sulla prognosi.