E’ molto frequente riscontrare nei nostri piccoli amici la presenza di parassiti.
Questi posso essere distinti in due grandi categorie: parassiti interni (endoparassiti) e parassiti esterni (ectoparassiti).
Le endoparassitosi di più comune riscontro sono quelle che colpiscono i soggetti giovani. Infatti già in utero, o attraverso il latte materno oppure con l’imbrattamento fecale della cuccia, il cucciolo può essere infestato già nei primi giorni di vita.
Ciò che abbiamo appena descritto si riferisce all’infestazione con ascaridi: vermi tondi di circa dieci centimetri, di colore biancastro, di riscontro comune, che, se presenti in gran quantità, possono anche essere vomitati. Altri parassitosi non
affatto rare sono sostenute dagli ancilostomi e dai trichiuridi.
Questi, con un’estremità cefalica infissa nella parete intestinale, possono esercitare un’azione sottrattiva più grave, in quanto sottraggono anche sangue e linfa.
La tenia invece è un verme piatto, frequente soprattutto nel gatto, costituita da tanti piccoli segmenti (proglottidi), che vengono eliminate un po’ alla volta con le feci; molto spesso si possono vedere anche attaccate al pelo della zona perianale e
sembrano dei piccoli pinoli biancastri. La tenia riconosce un ospite intermedio (pulce o topo) che ingerendo le uova di tenia sviluppano al loro interno la vera forma infettante per il gatto o il cane.
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